RIFIUTI, IERVOLINO (RADICALI): “CAPITALE RISPETTI OBBLIGHI COMUNITARI”

    “Oggi un noto quotidiano romano riporta le dichiarazioni del Presidente dell’AMA Daniele Fortini che, durante l’audizione di ieri in Consiglio regionale, avrebbe paventato la possibilità di bypassare la seconda linea di raffinazione dei rifiuti indifferenziati per riuscire a trattare ulteriori 200 tonnellate al giorno. Questa operazione, in sintesi, comporterebbe il declassamento degli impianti di trattamento meccanico biologico in tritovagliatori”. Lo afferma in una nota Massimiliano Iervolino membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani. “A tal proposito è bene ricordare che, nel mese di giugno, la Corte di Giustizia europea ha avviato la causa C-323/13 in merito alla procedura di infrazione 2011_4021 – aggiunge – Il procedimento richiamato, riguarda proprio il presunto trattamento che i rifiuti avrebbero ricevuto prima di essere smaltiti nelle discariche della Provincia di Roma e di Latina. In soldoni, la Commissione europea contesta all’Italia la violazione dell’articolo 6, lettera a), della direttiva 1999/31/CE mettendo sotto accusa finanche l’utilizzo della cosiddetta tritovagliatura quale metodo appropriato per il trattamento dell’indifferenziato. Ebbene visto che Bruxelles è partita proprio dal caso Lazio per analizzare lo scellerato metodo di trattamento dei rifiuti indifferenziati dell’intero Paese, sembra assurdo che proprio la Capitale voglia insistere con la tritovagliatura continuando a sperare di poter così ottemperare agli obblighi previsti dalla direttiva 1999/31/CE. E’ da tener presente che, per l’appunto, questa contestata tecnologia venga già usata nella Capitale attraverso l’impianto di Rocca Cencia, senza che nessuno dei non addetti ai lavori sappia se i prodotti di lavorazione, prima di essere collocati in discarica, subiscano quella biostabilizzazione richiamata da una circolare del Ministero dell’Ambiente che – al fine di evitare ulteriori procedure di infrazione – il 6 agosto del 2013 è stata inviata a tutte le regioni italiane”.